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Cenere, la distopia italiana e precaria di Elisa Emiliani
Esce per Zona42 un romanzo scifi che descrive un futuro simile al nostro presente, segnato dalla dittatura e dal precariato, al quale si oppongono tre amiche con l’uso della tecnologia
C’è una tendenza della fantascienza di descrivere un “futuro vecchio” più retrogrado del nostro presente, in cui il controcanto alla tecnologia sono la miseria e lo squallore urbani delle città, che possiamo far risalire al film Blade Runner. La Los Angeles di Ridley Scott è popolata di droidi, ma è anche polverosa e usurata. Allo stesso modo, la pianura padana di Cenere, romanzo di Elisa Emiliani per Zona42, ha ben poco di futuristico e richiama quella presente, nella nebbia, nei capannoni che rovinano la sua piattezza, negli alberi secchi, sterili, monumenti di una vegetazione morta.